Previdenza e patto generazionale: “I tratti distintivi del sistema previdenziale del Notariato”

Considerazioni di Alessandra Carleo, Professore Associato di Matematica Finanziaria e Attuariale – Università degli Studi Roma Tre, al Convegno “Previdenza e patto generazionale. La Cassa incontra i Notai” organizzato dalla Cassa Nazionale del Notariato e svoltosi lo scorso venerdì 19 maggio 2017 presso Roma Eventi – Centro Congressi Piazza di Spagna – Via Alibert 5/A – Roma.

 

Mutualità pura: questo il tratto distintivo del sistema previdenziale del Notariato, come sintetizzato anche in un video esplicativo sul sito www.cassanotariato.it.

La mutualità è una forma di assistenza e aiuto reciproco, e il principio della mutualità rispecchia il bisogno e lʼesigenza che, in tutti i tempi e in tutti i luoghi, hanno spinto gli uomini a cercare una possibilità di miglioramento e di difesa nellʼunione solidale.

Quello del Notariato è un sistema previdenziale che fonda la sua peculiarità sulla tutela della funzione pubblica del Notaio e sui tratti distintivi della categoria, fondati su un principio di “uguaglianza”, come anche sanciti dalla legge notarile.

La giornata di approfondimento e ascolto organizzata il 19 maggio 2017 dalla Cassa Nazionale del Notariato, a circa un secolo dalla sua istituzione (nel 1919), è stata l’importante inizio di un percorso volto ad acquisire consapevolezza dei meccanismi di funzionamento della previdenza in genere e di quella della Cassa in particolare.

Per avviare un approfondimento tecnico sui meccanismi di funzionamento propri della Cassa notarile si discutono, sinteticamente, quattro punti:

  1. Le uscite della Cassa e le relative regole di calcolo.
  2. Le entrate della Cassa e le relative regole di calcolo.
  3. Il sistema finanziario di gestione della Cassa.
  4. I principali rischi ai quali è esposta la Cassa.

 

  1. Le uscite sono le prestazioni pagate dalla Cassa.

La rata di pensione è uguale per tutti, a parità di anni di contribuzione. Oggi corrisponde a una pensione annua lorda che va da un minimo di € 53.389,31 a un massimo di € 96.636,41.

Le prestazioni principali sono le pensioni, di quattro tipi: dirette, di inabilità, ai superstiti (indirette, di reversibilità), speciali. Alle pensioni dirette si ha diritto: allʼetà di 75 anni con almeno 20 anni di esercizio effettivo, oppure allʼetà di 67 anni con almeno 30 anni di esercizio effettivo, oppure allʼetà di 58 anni con almeno 30 anni di esercizio effettivo e almeno 35 anni di contribuzione. Altre prestazioni sono: lʼindennità di cessazione, che dal 2014 a tutto il 2017 è stata rateizzata fino ai 75 anni di età (rendita certa decennale con rendimento pari a quello del patrimonio), quando lʼeventuale importo residuo viene corrisposto in unica soluzione; lʼassegno di integrazione, che rappresenta la prestazione che di fatto determinò lʼistituzione della Cassa Nazionale del Notariato e ha costituito, quindi, il primo atto di solidarietà, in ordine di tempo, della classe notarile; lʼindennità di maternità; il contributo canoni fitto ai consigli notarili; la polizza sanitaria. Attualmente sono sospesi i sussidi per lʼimpianto dello studio e i sussidi scolastici.

La rata di pensione è uguale per tutti, a parità di anni di contribuzione, indipendentemente dal montante versato. Si compone di una quota base, di una quota incrementale per ciascun anno di contribuzione oltre il decimo e fino al quarantesimo, e di una quota incrementale per ciascun figlio a carico. Ad oggi, trascurando la quota incrementale per figli a carico, ciascuna delle tredici mensilità lorde va da un minimo di € 4.106,87 a un massimo di € 7.433,57, corrispondenti a una pensione annua lorda cha va da un minimo di € 53.389,31 a un massimo di € 96.636,41.

 

  1. Le entrate sono i contributi incassati dalla Cassa.

I contributi versati sono commisurati a una tariffa convenzionale – l’onorario repertoriale – uguale per tutti, secondo una aliquota contributiva “nominale”.

I contributi versati non sono commisurati alla tariffa effettivamente applicata dal Notaio allʼatto, ma a una tariffa convenzionale – lʼonorario repertoriale – e sono determinati sulla base di una aliquota contributiva “nominale” fissata dal Consiglio di Amministrazione. Questo meccanismo, oltre a tutelare il predetto principio di uguaglianza, rende facilmente monitorabile il flusso di entrate per la Cassa.

Dal 2014 lʼaliquota contributiva nominale applicata allʼonorario repertoriale è uguale, in media, al 36%; nello specifico: è il 42% se il valore negoziale dellʼatto è almeno di € 37.000; e il 22% se il valore negoziale dellʼatto è inferiore a € 37.000. Dʼaltra parte, indicato con C il contributo dovuto alla Cassa e con R la tariffa effettiva, sarà possibile calcolare lʼaliquota contributiva effettiva come rapporto tra lʼimporto del contributo e quello della tariffa: ceff=C/R. Se si definisce lʼimporto della tariffa come un multiplo m dellʼonorario repertoriale, lʼaliquota contributiva effettiva potrà essere espressa come rapporto tra lʼaliquota nominale (c) e il valore del “moltiplicatore” m (ceff=c/m) e sarà diversa per ciascun Notaio, a seconda del moltiplicatore m applicato per calcolare la tariffa. Si noti che, a parità di aliquota nominale, lʼaliquota effettiva diminuisce allʼaumentare del moltiplicatore.

 

  1. Il sistema finanziario di gestione della Cassa è un sistema misto, qualificabile come “a ripartizione attenuata”.

Il sistema finanziario di gestione “a ripartizione” è fondato su un patto solidaristico intergenerazionale;la ripartizione è “attenuata” dalla Riserva patrimoniale, che costituisce il patrimonio della Cassa.

Il sistema finanziario di gestione della Cassa è un sistema “a ripartizione” per la copertura delle prestazioni correnti previdenziali e assistenziali; la Riserva patrimoniale della Cassa “attenua” il meccanismo della ripartizione, contribuendo alla copertura degli oneri annui della gestione patrimoniale stessa e dellʼindennità di cessazione con il rendimento che genera ogni anno1. La gestione finanziaria della Cassa è dunque caratterizzata da una componente a ripartizione e da una patrimoniale.

Questo tipo di sistema di gestione poggia su un principio di “solidarietà” intergenerazionale, che dà forma al patto “ininterrotto” tra le diverse generazioni di Notai.

 

  1. La Cassa è esposta a rischi di natura demografica e di natura economica per la componente a ripartizione, e a rischi di natura finanziaria per la componente di gestione del patrimonio.

Esposizione al rischio di longevità, al rischio di aumento degli attivi, al rischio economico, al rischio finanziario di tasso di interesse e di “mismatching”; non al rischio di estinzione del collettivo.

Tra i rischi demografici tipici di un sistema a ripartizione, è rilevante per la Cassa il cosiddetto rischio di longevità, che è il rischio di aumento delle prestazioni indotto dai miglioramenti nel trend futuro della mortalità e dagli scostamenti del numero effettivo dei decessi dal loro valore atteso. In altri termini, si determina il pagamento di pensioni in maggior numero e per più lungo tempo (oltre che un maggior ricorso alle strutture sanitarie). Non appare invece rilevante per la Cassa il cosiddetto rischio di estinzione del collettivo – anchʼesso tipico di un sistema a ripartizione – che è il rischio di una diminuzione delle contribuzioni indotto dalla diminuzione del tasso di natalità e dalla disoccupazione. Invero, il numero di Notai attivi, programmato, tende ad aumentare e questo aumento – che è solitamente un vantaggio in un sistema a ripartizione – può determinare criticità nella sostenibilità di lungo termine della Cassa, perché – come segnalato anche nel Bilancio tecnico 2014 – “Allʼaumento del numero di Notai non corrisponde un proporzionale incremento del gettito contributivo complessivo: lʼintroduzione di ogni unità aggiuntiva si configura, nel medio-lungo periodo, come un aggravio di spesa cui non fa riscontro alcun contributo”.

Quanto ai rischi di natura economica, la Cassa è esposta al rischio di diminuzione delle contribuzioni indotta dalla contrazione dellʼonorario repertoriale (dei redditi da lavoro del Notaio). Questo rischio è stato gestito nel tempo dalla Cassa stabilizzando il livello delle contribuzioni, con interventi che hanno modificato lʼaliquota contributiva in modo opposto rispetto alle variazioni dellʼonorario repertoriale. Ciò ha determinato effetti indesiderati di prociclicità; e, nella gestione futura, si dovrà tener conto che questo tipo di interventi non potrà ragionevolmente eccedere un “livello soglia” di aliquota contributiva.

Ai rischi finanziari, che sono quelli derivanti da andamenti sfavorevoli dei prezzi dei mercati finanziari, sono esposti gli investimenti della Cassa sul mercato obbligazionario.

La Cassa è esposta al rischio di tasso di interesse, che è il rischio di perdite indotte da andamenti sfavorevoli futuri dei tassi di mercato, e al rischio di “mismatching”, che è il rischio derivante dal disallineamento tra scadenze future delle attività e delle passività della Cassa. Si tratta di rischi che vanno gestiti e controllati con opportune tecniche finanziarie e di asset-liability management2.

Per fronteggiare gli effetti dei rischi a cui è esposta, la Cassa ha realizzato nel tempo diversi interventi: a sostegno delle entrate ha, come già osservato, aumentato lʼaliquota contributiva; a contenimento delle uscite, ha bloccato la perequazione pensionistica (dal 2010), ha modificato la modalità di erogazione dellʼindennità di cessazione (dal 2014 fino al 31.12.2017), ha contenuto i costi assistenziali, ha innalzato lʼetà pensionabile; e, nellʼambito della gestione del proprio portafoglio, si è dotata di una struttura di asset-liability management.

In conclusione, cʼè da considerare che le leve per il governo tecnico della Cassa superano – comʼè per tutti i sistemi pensionistici – i “confini” della Cassa stessa. È necessaria la collaborazione attiva di tutti i Notai per migliorare le condizioni di contesto, su cui poggiano il suo equilibrio e la sua sostenibilità: la tutela del ruolo pubblico del Notaio (della categoria professionale, del perimetro di attività, …), lʼintroduzione di nuovi strumenti per il controllo della sostenibilità economica del Notaio (onorario repertoriale vs tariffa applicata allʼatto) e di “accompagnamento collettivo” della sua tutela previdenziale…. Tutto ciò per tutelare al meglio il patto solidaristico intergenerazionale sul quale si fonda la Cassa notarile.

Alessandra CARLEO

FONTE:Bollettino n.2 2017, Cassa Nazionale del Notariato” (estratto e grafici nel PDF allegato in alto)

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1 I sistemi finanziari di gestione sono discussi e approfonditi nella relazione di Alessandro Trudda.

2 Il rischio di longevità e il rischio finanziario sono discussi e approfonditi nella relazione di Paolo De Angelis

i-tratti-distintivi-del-sistema-previdenziale-del-notariato.pdf

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