Consiglio Direttivo 18 febbraio 2016

Convocazione, ordine del giorno e delibere del Consiglio Direttivo del 18 febbraio 2016.

Convocazione

Il Consiglio Direttivo è convocato nella Sede dell’Associazione in Via Flaminia n° 160 il 18 febbraio 2016 alle ore 10,30.

ORDINE DEL GIORNO
  1. Approvazione del verbale della seduta precedente;
  2. Esame di fattibilità di un convegno sul welfare notarile aperto a tutte le organizzazioni del notariato;
  3. Preparazione dell’assemblea annuale da indire per i primissimi giorni di giugno;
  4. Varie ed eventuali.
Delibere

Primo argomento: approvazione del verbale della precedente seduta.

Tutti i presenti riconoscono di avere ricevuto, nei giorni scorsi il testo del verbale e di averne presa visione e, pertanto, rinunziano alla sua lettura.

Quindi il Consiglio all’unanimità

Delibera

L’approvazione del verbale nel testo comunicato.

***

Dopo di ché si discute l’argomento della futura assistenza sanitaria, che si impone per la sua urgenza, ed in relazione al quale la Cassa Nazionale del Notariato ha fatto pervenire una dettagliata analisi sul rapporto sinistri/premi relativo all’attuale polizza di assicurazione sanitaria e proposte per la futura, unitamente all’invito alla riunione del C.D.A. della cassa che si terrà domani e nella quale l’argomento verrà discusso.

Si rileva che il sistema attuale, quello, cioè, che coinvolge una compagnia di assicurazione, andava bene quando il premio era sostenuto integralmente dalla Cassa.

L’aver mantenuto il sistema assicurativo ponendo il premio a carico dell’assicurato ha creato non pochi problemi, perché, essendo la nostra una categoria numericamente molto ridotta se la proposta non ne incontra il favore, i conti non tornano, con due conseguenze negative: la prima che non ci guadagna l’assicurazione, la seconda è che rimaniamo scoperti noi.

Il rapporto tra rischi e premi, è fondamentale per l’assicurazione ed un contratto è tanto più appetibile quanto più, nella frazione che esprime questo rapporto, il denominatore (premio) supera il numeratore (rischio); in una categoria con numerosi appartenenti, specialmente in maggioranza giovani, è più facile che questa condizione si verifichi; in una categoria, come la nostra, che presenta, come ricordato, numeri esigui e nella quale la frazione anziana rappresenta circa un terzo di tutti gli appartenenti è molto più difficile che la condizione si realizzi.

Con riferimento all’attuale polizza sanitaria, dai dati forniti dalla Cassa risulta che nel primo anno di esercizio il rapporto sinistri/premi abbia raggiunto il 106%, valore assolutamente negativo per la società assicuratrice; disaggregando i dati relativi alle due componenti: notai attivi e titolari di pensione notarile il rapporto si colloca all’82% con riferimento al primo gruppo ed al 145% con riferimento al secondo. Poiché le società assicuratrici ritengono che un rapporto sinistri/premi che consenta un ragionevole utile, dopo la detrazione di tutti i costi e le imposizioni tributarie, debba attestarsi intorno al 75%, nel nostro caso il danno per la società assicuratrice raggiunge il 30%. Quindi la cosa non sta in piedi.

La Cassa, pertanto, con l’assistenza del broker ha studiato due proposte che, dal punto di vista dei pensionati, non sono praticabili perché:

la prima a parità di premio, rispetto a quella attuale, comporta una riduzione delle prestazioni ed un aumento di scoperti e franchigie a carico dei pensionati con il dichiarato scopo (“in misura tale” recita espressamente il testo inviato dalla Cassa) di poter, perfino, migliorare la copertura per i notai attivi eliminando per essi franchigie e scoperti e oltre tutto non consente di valutare il beneficio per la società assicuratrice;

la seconda a fronte di un aumento di premio, per i soli pensionati, (dagli attuali € 1.950 a circa 4.500), lascia invariato il premio ed elimina le franchigie per i notai attivi.

Con questa seconda soluzione, a parità di pensionati iscritti, la società assicuratrice avrebbe un avanzo di 2.000.000 di euro; ma non c’è nessuna garanzia che si raggiungerebbe lo stesso numero di pensionati iscritti.

È, quindi necessaria una riflessione sull’opportunità di ricorrere, per il futuro, ad una analoga copertura assicurativa della spesa sanitaria, che presenta i seguenti aspetti negativi:

  • la procedura di gara pubblica europea (predisposizione del bando, pubblicazioni, esame dell’offerta ecc.) è molto impegnativa e con ricorrenze troppo ravvicinate, considerando che la durata contrattuale è limitata ad un biennio;
  • l’esito della gara, che comporta anche la spesa per il broker, è assai incerto (all’ultima gara hanno partecipato solo due compagnie di assicurazione);
  • quest’ultimo aspetto provoca un aggravamento del rischio della mancanza di continuità della copertura, rischio particolarmente rilevante per i soggetti ultra settantenni;
  • la procedura di gara non ha determinato alcun effetto positivo sotto il profilo concorrenziale perché i premi subiscono un continuo aumento, anziché diminuire.

Sotto il profilo economico si deve considerare, inoltre, che se tutti gli iscritti avessero aderito alla proposta di copertura integrativa la spesa totale, sarebbe stata di Euro 11.307.000,00 (premio di Euro 1.500,00 pagato da 7.538 aderenti); sommando ad essa il costo di Euro 2.018.299,50, pagati dalla Cassa per la copertura “base”, si sarebbe raggiunta una spesa complessiva di Euro 13.325.299,50, a fronte di Euro 12.234.471,00 (consuntivo 2013) pagati direttamente dalla Cassa, quando provvedeva alla copertura per tutti gli iscritti.

Si propone pertanto di abbandonare la copertura con polizza assicurativa e di optare per l’adesione ad una mutua sanitaria (società di mutua soccorso) secondo il modello ad oggi già scelto ed adottato da Federnotai con MBA.

Questo modello presenta le seguenti peculiarità:

  • è “a porte aperte”; non vi è un termine di adesione, ed ogni iscritto alla Cassa, in qualsiasi momento, può aderire alla convenzione assumendo la qualità di socio; non vi è termine di scadenza e quindi, una volta accettata l’adesione e assunta la qualità di socio, non vi è alcun rischio di uscita dalla copertura che permane sino alfa morte, fatte salve le variazioni di contributo dipendenti dall’andamento della gestione;
  • la convenzione prevede, sin d’ora, la possibilità di una differenziazione del contributo secondo le diverse situazioni individuali:
    • Giovani Notai (sino a 7 anni di esercizio) e Praticanti;
    • Notai in esercizio;
    • Notai in pensione;
  • per ognuna delle categorie sopra indicate si distingue tra single e aventi famiglia;
  • i contributi sono molto più bassi dei premi ora richiesti;
  • il versamento dei contributi può essere rateizzato con rate semestrali, trimestrali o mensili;
  • si elimina la necessità di ricorrere alla gara europea e alla consulenza del broker;
  • le prestazioni sono di buon livello e fruibili in una rete diffusa sul territorio nazionale.

La discussione in seno al consiglio si conclude con l’approvazione, all’unanimità, della seguente mozione:

“L’Associazione Sindacale Nazionale Notai in Pensione

auspica

che la Cassa Nazionale del Notariato, compatibilmente con le esigenze di equilibrio di bilancio, riprenda a sostenere per intero la spesa di copertura sanitaria;

ove ciò non sia possibile

chiede

che la Cassa sin d’ora provveda a dare un contributo annuale ad una Mutua Sanitaria che garantisca i grandi interventi per gli iscritti e i loro familiari. Questo contributo (generale perché a beneficio di tutti gli iscritti) potrà concorrere a diminuire i contributi individuali di chi aderirà.

Inoltre il Consiglio, all’unanimità,

delibera

di dare mandato al Presidente di portare la precedente mozione a conoscenza del C.D.A. della Cassa nella riunione consiliare alla quale è stato invitato.

A questo punto interviene il Presidente di Emapi , ente di assistenza sanitaria delle Casse Previdenziali dei liberi professionisti, espressamente invitato per sondare le possibilità che il suddetto ente offre in tema di assistenza sanitaria, il quale espone gli aspetti più rilevanti e problematici della copertura sanitaria e indica altresì le specificità della copertura sanitaria del suo Ente.

Esaurita l’esposizione del Presidente Emapi, il Consiglio lo ringrazia per il tempo dedicatogli e data l’ora tarda, il Presidente propone di rinviare la discussione sugli argomenti all’ordine del giorno della riunione odierna ad altra data da stabilire.

Il Consiglio all’unanimità

approva

quindi, il Presidente dichiara conclusa la riunione alle ore 13:15.

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