Consiglio Direttivo 20 aprile 2017

Convocazione, ordine del giorno e delibere del Consiglio Direttivo del 20 aprile 2017.

Convocazione

Il Consiglio Direttivo è convocato nella Sede dell’Associazione in Via Flaminia n° 160 il 20 aprile 2017 alle ore 10,30.

Ordine del giorno
  1. Approvazione del verbale della seduta precedente;
  2. Approvazione della relazione del Presidente alla prossima assemblea;
  3. Esame delle proposte modifiche di Statuto, limitatamente ai primi 6 articoli;
  4. Varie ed eventuali.
Delibere

Primo argomento: Approvazione del verbale della precedente seduta.

Tutti i consiglieri presenti danno atto di avere ricevuto, prima d’ora, il testo del verbale in argomento, di averne preso attenta visione e di non avere modifiche da suggerire, pertanto rinunziano alla sua lettura.

Il Consiglio

delibera

di approvare il testo del verbale, così come trasmesso.

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Secondo argomento: Approvazione della relazione del Presidente alla prossima assemblea.

Su proposta del Presidente, il consiglio

Delibera

di rinviare l’approvazione della sua relazione all’assemblea annuale ad un prossimo consiglio per poter discutere sugli atteggiamenti che Asnnip dovrà assumere sugli argomenti che saranno discussi nel Convegno sulla previdenza organizzato dalla CNN per il prossimo 19 maggio, nel corso del quale dovrebbe essere esaminati il sistema pensionistico del notariato in relazione agli altri sistemi pensionistici dei liberi professionisti.

Sull’argomento il dott. Pedrazzoli, innanzi tutto rileva come questi ultimi siano molto differenti rispetto a quello dei notai e quindi svolge le seguenti considerazioni.

Si deve valutare che non è stata la crisi in sé a rendere più gravoso il pagamento dei contributi, quanto piuttosto l’aumento dell’aliquota.

Il notariato ha vissuto momenti difficili anche nel passato.

Si deve rilevare, con rammarico, che il programma provvisorio del convengo prevede un intervento di saluto del dott. Mistretta e quindi l’intervento di tre docenti universitari, mentre non è stato previsto un intervento dell’attuario, che è il professionista che certamente conosce meglio le problematiche della Cassa. Nel pomeriggio sono poi previste alcune tavole rotonde.

Alcuni pensano di poter utilizzare fondi dell’Unione Europea, che però non destina fondi specifici per le professioni autonome, ma anche per i commercianti e gli artigiani e, più in generale, per la formazione professionale.

L’associazione dovrebbe sostenere l’erogazione di contributi per l’apertura di nuovi studi notarili, in quanto anche tali erogazioni fanno parte della previdenza.

Nell’ultimo bilancio l’assegno di integrazione ha comportato un impegno economico di soli 1.200.000 euro, importo troppo modesto. Dovrebbe essere invece aumentato, soprattutto in funzione di un sostegno ai giovani notai.

ASNNIP dovrebbe sostenere la reintroduzione, da parte della Cassa del contributo per l’apertura di nuovi studi e una riconsiderazione dell’assegno di integrazione principalmente per agevolare i giovani notai.

Riferisce al Consiglio che Federnotai, senza voler toccare i diritti esistenti (ma solo dei pensionati e non dei coniugi superstiti) punterebbe a modificare il sistema di rivalutazione automatica delle pensioni attualmente al 2,7% per ogni anno; vorrebbe che venisse inserito un parametro variabile, collegato all’aumento del repertorio se questo fosse inferiore al 2,7% annuo, ma ciò comporterebbe il dover fare calcoli anno per anno, con un contributo solidale del quale tutti potrebbero beneficiare.

La proposta dell’Associazione dovrebbe prima di tutto guardare ai giovani notai che attualmente pagano aliquote che potrebbero essere considerate alte, dal momento che nel passato le aliquote sono state anche al 22/23% ed oggi sono al 40% anche se, va ricordato, solo sull’onorario repertoriale e non su tutto il reddito. Si potrebbe forse considerare l’opportunità di ridurre la tassazione, applicandola però all’intero imponibile e non solo al repertorio.

Oggi per un giovane notaio è certamente molto difficile poter risparmiare, ma con l’attuale sistema arriverà a maturare una pensione che non raggiungerebbe mai con il sistema contributivo. A fronte di quanto avrà versato con l’attuale sistema, un giovane notaio potrà godere di una pensione comunque buona.

Inoltre, la Cassa garantisce un pacchetto di welfare importante ed esteso.

L’Associazione potrebbe inoltre proporre l’introduzione di una politica di agevolazione per i giovani notai, almeno per i primi anni di professione, oppure aumentando il contributo integrativo sui redditi bassi, variando la percentuale di integrazione sugli onorari del repertorio.

Esaminando il bilancio della Cassa ed in previsione dell’Assemblea annuale dell’ASNNIP; il dott. Pedrazzoli ha evidenziato che il saldo della gestione previdenziale è buono, ma si pone un problema in quanto i proventi derivanti dalla gestione del patrimonio della Cassa sono troppo bassi.

La patrimonializzazione è negativa perché il valore degli immobili conferiti nel fondo si è ridotto di 50-60 milioni di euro. Considerando inoltre il rendimento del patrimonio nel suo complesso, al lordo delle imposte e dei costi generali della Cassa, si è attualmente allo 0,6%, prodotto oltretutto esclusivamente dai beni gestiti direttamente dalla Cassa e dalla gestione mobiliare.

La gestione dei fondi immobiliari è purtroppo negativa. Alla luce di ciò l’Associazione auspica una uscita dai fondi immobiliari. La Cassa dovrebbe quindi trovare un sistema che le consenta di ritornare nel possesso degli immobili per gestirli nuovamente in maniera diretta.

Il Consiglio, dopo ampia ed articolata discussione,  

delibera

all’unanimità di approvare l’esposizione del Presidente che, quindi, costituiscono le linee guida dell’attività dell’Associazione, in tema di previdenza.

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Terzo Argomento: Esame delle proposte modifiche di Statuto, limitatamente ai primi 6 articoli. Il Presidente, stante l’assenza del Segretario dott. Michele Giuliano, propone di rinviare l’argomento ad altra data ed il Consiglio approva.

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Esaurito lo svolgimento degli argomenti all’ordine del giorno, poiché nessuno chiede la parola, il Presidente dichiara chiusa la seduta alle ore 13,30.

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