50° Congresso Nazionale del Notariato: intervento del Presidente del Consiglio Nazionale del Notariato

“Abbiamo voluto dar vita nel corso dei lavori congressuali a concomitanti manifestazioni per essere con i cittadini, per far sì che sempre più forte possa essere il legame e più numerose le esperienze di confronto che il Notariato ha con la Società.”

“È un problema di cultura, di volontà di porsi sempre in discussione, di interpretare quel ruolo di socialità che avvertiamo sempre di più con maggiore intensità, e per il quale quotidianamente assumiamo nuovi impegni e modelliamo i nostri assetti organizzativi.”

Nell’articolo la trascrizione integrale dell’intervento di Maurizio D’Errico.

[Per gentile concessione della redazione RUN – Rete Unitaria del Notariato]

Buon pomeriggio.

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha indirizzato alla Categoria un messaggio augurale, del quale è stata data lettura in apertura del Congresso.

Messaggio, che conferma ancora una volta, quanto l’istituzione Notariato sia a fianco dello Stato, e quanto sia profondo il legame.

Il riconoscimento che il Presidente Mattarella ha voluto riservarci è qualcosa che va oltre le parole.

È il riconoscimento per una Categoria che vive per la legalità e la sicurezza giuridica.

È il riconoscimento dello Stato.

È l’incondizionata consapevolezza che l’istituzione Notariato mantiene il ruolo di terzietà del pubblico ufficiale, anche quando il notaio svolge funzioni che sono tipicamente professionali.

E che la funzione pubblica resti tale, è un dato imprescindibile anche nelle fasi più difficili della politica di questo Paese.

Al Presidente Mattarella il ringraziamento dei Notai italiani per il modo in cui interpreta il ruolo di garante della democrazia in un momento così denso di rinnovamento e di impulsi.

Altrettanto profondo è il sentimento di ringraziamento per il Ministro per le Riforme Costituzionali e i Rapporti con il Parlamento Maria Elena Boschi e per il Vice Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura Giovanni Legnini, per averci voluto onorare con la loro presenza e con espressioni di stima e di riconoscimento per l’attività che quotidianamente svolgiamo.

Autorità, Onorevoli Senatori e Deputati, Signor Presidente del Consiglio dei Notariati dell’Unione Europea, Signor Presidente dell’Unione Internazionale del Notariato, gentili ospiti, Colleghe, Colleghi, questo 50° Congresso Nazionale del Notariato vuole interpretare un diverso modo di vivere le esigenze e le aspettative di una Categoria nel dialogo con la cittadinanza.

Un benvenuto ai cittadini milanesi che oggi sono con noi per condividere una serie di iniziative che in questo momento si stanno svolgendo in questo stesso edificio.

Abbiamo voluto dar vita nel corso dei lavori congressuali a concomitanti manifestazioni per essere con i cittadini, per far sì che sempre più forte possa essere il legame e più numerose le esperienze di confronto che il Notariato ha con la Società.

È un problema di cultura, di volontà di porsi sempre in discussione, di interpretare quel ruolo di socialità che avvertiamo sempre di più con maggiore intensità, e per il quale quotidianamente assumiamo nuovi impegni e modelliamo i nostri assetti organizzativi.

La cultura è un fenomeno umano, e come tale va condiviso con la società civile.

Ed è con questa convinzione che vogliamo condividere le odierne iniziative.

Con i cittadini, le loro esigenze, le loro ansie, le loro aspettative.

E perché no, confidando nel loro apprezzamento per l’impegno che riusciremo a dimostrare.

Va in questa direzione l’iniziativa “Comprar casa senza rischi” che vede in questo momento impegnati in incontri di consulenza: notai, funzionari del Comune di Milano e della Regione Lombardia, le Associazioni dei Consumatori e il Collegio dei Geometri di Milano. Che ringraziamo, consentitemi di farlo per tutti i presenti, con l’augurio che in futuro si possano ripetere simili iniziative.

Abbiamo così offerto ai cittadini la possibilità di una consulenza gratuita sulle tante problematiche che possono verificarsi nell’acquisto di un immobile e nel contrarre un mutuo.

L’abbiamo fatto con spontaneità e con la volontà di rendere un servizio, cosa che pure da tempo facciamo attraverso sportelli di consulenza istituzionale gratuita, dei quali molti Comuni sono dotati.

Se è vero che la cultura è un fenomeno sociale, e quindi umano, è altresì vero che la cultura è anche un fenomeno spirituale.

Con questo sentimento abbiamo allestito la Mostra dei Testamenti dei Grandi Italiani che sarà possibile visitare durante questo congresso.

Con l’intenzione di coniugare cultura e tradizione.

Poter leggere i testamenti dei Grandi Italiani dal vivo, è un momento emozionale.

È la voce dell’Italia, dell’Italia della cultura.

In quei testamenti ci sono le testimonianze di personaggi che hanno fatto l’Italia, l’hanno vissuta, l’hanno voluta e realizzata.

L’hanno fatta grande.

La storia dei testamenti non finisce con i testamenti dei Grandi Italiani.

C’è la vita di tutti i giorni, e le storie di solidarietà e di lasciti solidali che ci spingono a fare sempre di più per aiutare chi soffre, chi nella vita è stato meno fortunato.

Che la vita purtroppo non riesce a viverla se non per una breve parte.

La cultura della spiritualità è anche cultura della disponibilità.

È sostenere iniziative che consentano alla scienza di fare percorsi per migliorare le condizioni della vita e per progredire nella lotta contro quelle malattie con le quali c’è chi deve imparare a convivere.

Tra poco assisterete alla dimostrazione di come il notaio possa ricevere un atto con una persona affetta da S.L.A. grazie all’ausilio della tecnologia.

La vera conquista è l’interpretazione evolutiva della legge notarile che si confronta con una comunicazione non verbale.

Dalla spiritualità della cultura vogliamo poi condurvi verso un piano di universalità della cultura, di apertura delle frontiere, cercando di abbattere le distanze e far sì che tutti, in ogni parte d’Italia, possano sentirsi a casa propria, anche se quella casa dista migliaia di chilometri.

La cultura ritorna ad essere così una conquista universale, e il diritto un mezzo per favorire quegli approcci senza i quali la cultura non riuscirebbe a realizzarsi.

Senza barriere cerchiamo di essere sempre più vicini e ci adoperiamo perché tutti siano cittadini del mondo.

Abbiamo preparato, con la collaborazione dell’ABI per il settore mutui, alcune guide a supporto degli stranieri in Italia, per realizzare un’informazione mirata, che vuole dare risposte prima di avere le domande.

In queste guide dal titolo “Abitare e fare impresa in Italia”, tradotte in 13 lingue, potranno essere reperiti suggerimenti utili per acquistare una casa e per accedere a un mutuo.

Pari attenzione è stata dedicata agli Italiani all’estero.

La Fondazione Anselmo Anselmi – Scuola del Notariato di Roma – in collaborazione con la Direzione Generale per gli Italiani all’Estero e le Politiche migratorie del Ministero degli Esteri, e con il patrocinio del Consiglio Nazionale del Notariato, ha realizzato una guida per uniformare i testi degli atti notarili che vengono ricevuti dai consoli italiani.

Il che risponde a una esigenza di “praticità” e di sicurezza, esigenza queste particolarmente avvertita da chi vive lontano dall’Italia, e che non di rado perde il contatto con la sua terra d’origine.

Ed improvvisamente ha bisogno di una corretta informazione giuridica per affrontare e risolvere situazioni che appartengono a quella terra d’origine e forse ad una cultura che sembrano essere ormai troppo lontane.

Il secondo dibattito di questa domenica pomeriggio ci riporta al rapporto tra diritto e tecnologia.

Che devono coesistere in un mondo moderno.

Reciprocamente sostenersi.

La domanda resta sempre la stessa: la tecnologia condiziona il diritto? La risposta è articolata.

E non può ignorare che il diritto diviene tecnologia se è orientato da regole ordinamentali perché, in fondo, sia il diritto che la tecnologia rappresentano un modo di essere del vivere sociale.

Domani le tavole rotonde saranno incentrate sul tema del valore economico della sicurezza giuridica e di quale diritto possa in concreto concorrere allo sviluppo economico.

Non mi addentro in anticipazioni.

Credo che un confronto aperto, rispettoso delle regole, deciso ma nel contempo equilibrato, sarà d’aiuto in quel percorso che aspetta noi, e in particolare i nostri decisori politici, nel quale dovranno emergere le condizioni irrinunciabili di un ordinamento.

Prime fra tutte la certezza del diritto, divenendo così improponibile incidere sulla sicurezza giuridica per attuare semplificazioni o modernizzazioni.

Lunedi sera si brinderà e si farà impresa con l’evento organizzato per i ragazzi delle Università.

Li vogliamo accompagnare con mano nel mondo delle start up perché possano toccare da vicino quel mondo al quale si rivolgono per realizzare i loro sogni imprenditoriali.

Qualcuno dice che i giovani vivono di sogni e che la società non sempre è in grado di sostenerli perché questi sogni possano realizzarsi.

La verità è che i giovani sono giovani perché vivono il tempo diversamente.

Ma sono sempre gli stessi.

Loro sanno sorridere.

E forse qualcuno di noi l’ha dimenticato.

La verità è che la società si muove sempre più rapidamente, e allora credi di non avere il tempo per sorridere.

Bisogna cercare di sorridere ma al contempo essere molto concreti, capaci di precorrere i tempi, pronti a superare le mille difficoltà che si ritrovano nel momento dell’inserimento nella vita lavorativa.

Per riflettere insieme sui tanti aspetti che ho voluto portare alla vostra attenzione, per condividere o meno le soluzioni che emergeranno, non vi resta che rimanere con noi.

Vi invito a seguire i lavori, trascorrere queste ore anche approfittando delle varie attività collaterali e della possibilità che offre questa stupenda città.

Ricca di calore umano, a volte forse un po’ troppo razionale, che emana vivacità, che ti permette di assaporare momenti magici in una cornice oggi ancora più brillante dopo l’Expo.

Grazie di essere intervenuti.

Grazie di essere con noi.

Buon congresso

Maurizio D’Errico

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