53° Congresso Nazionale del Notariato: intervento del Presidente del Comitato Ordinatore dei Congressi

Intervento di Enrico Maria Sironi – Presidente del Comitato Ordinatore dei Congressi – al 53° Congresso Nazionale del Notariato “Semplificazione e innovazione: diritti e garanzie nell’Italia del cambiamento” del 8-9-10 novembre 2018 a Roma.

Trascrizione integrale del video (in fondo all’articolo):

Colleghe e colleghi,

riflettendo su questo mio intervento introduttivo mi sono chiesto se per caso il titolo di questo congresso, il tema di questo congresso, non fosse troppo simile a quello dello scorso anno di Palermo – il titolo era “Garanzia di sistema per l’Italia digitale”.

La risposta è no, non ci siamo sbagliati.

La coincidenza che anche nel titolo di questo congresso si parli di garanzie ed Italia dimostra, invece, come la nostra attività sia fortemente ancorata al ruolo di garante dei diritti del cittadino e insieme testimonia quanto ciascuno di noi senta la responsabilità di rappresentare e tutelare l’ordinamento in virtù di quella delega di funzioni che sostanzia al nostro ruolo di pubblici ufficiali.

Se, dunque, lo scorso anno abbiamo parlato prevalentemente di digitalizzazione, quest’anno il discorso si allarga.

Oggetto di riflessione non sarà solo e semplicemente l’innovazione tecnologica ma l’innovazione in genere cioè ogni attività, ogni fenomeno che determini una trasformazione dell’esistente modificando radicalmente costumi, prassi, metodi di lavoro.

Innovazione è ogni modifica dello status quo.

L’altro sostantivo col quale siamo chiamati a confrontarci è “semplificazione” che allude a ogni attività volta a eliminare le difficoltà, a ridurre le complessità.

Accostare la semplificazione al notariato può sembrare un ossimoro a chi ci descrive come burocrati dediti a complicare le contrattazioni come un ostacolo al libero dispiegarsi dell’autonomia privata e delle attività economiche.

Cosa impedisce a costoro di comprendere, invece, che la funzione notarile persegue e realizza proprio l’obiettivo di assicurare il conseguimento degli interessi particolari del cittadino rispettando e garantendo insieme l’interesse della collettività?

Noi siamo consapevoli che in realtà il notaio è un semplificatore che assiste i clienti nella scelta degli istituti giuridici più adatti, ce lo ha ricordato il Presidente del Consiglio poco fa, che applica il corretto trattamento tributario, che effettua con cura gli adempimenti successivi alla stipula contribuendo in modo determinante alla costruzione di un sistema di pubblicità efficiente, che è elemento fondante della certezza giuridica la quale a sua volta è un ingrediente essenziale dello sviluppo economico.

Dunque se innovazione e semplificazione sono le maggiori sfide, tra le maggiori sfide della società contemporanea, il notariato può e intende giocare il proprio ruolo in queste sfide, con la consapevolezza che la sconfitta sarebbe la banalizzazione di diritti e garanzie.

Diritti e garanzie, invece, rappresentano la Stella Polare del percorso professionale del notaio.

È dunque in quest’ottica, che con il nostro congresso, intendiamo percorrere la strada del cambiamento.

Partiremo domani mattina con i nostri confronti dal punto in cui ci siamo fermati un anno fa a Palermo: il dibattito dedicato all’intelligenza artificiale, alle nuove tecnologie e alla funzione notarile intende approfondire gli effetti che potranno derivare sulla nostra attività dal diffondersi dell’utilizzo dell’intelligenza artificiale.

La portata di questi fenomeni è paragonabile a quella che la rivoluzione industriale ha avuto per la classe operaia.

È in gioco il cambiamento radicale del Lavoro intellettuale con un’evoluzione che potrebbe essere foriera di reale progresso Ma che se non governata rischia di portare a regole è prassi talmente diverse da quelle conosciute da determinare uno stravolgimento dei tratti distintivi e fondanti della nostra professione e con essa del nostro ordinamento giuridico.

Si tratta di un tema che impone una riflessione anche riguardo alla formazione professionale del notaio che non può più prescindere dal diretto apprendimento almeno delle tecniche di utilizzo degli strumenti informatici evoluti, ormai essenziali per il nostro lavoro.

Un secondo confronto di domani mattina sarà dedicato al dialogo problematico tra libertà di iniziativa economica e garanzia ordinamentali e porta ad affrontare la questione della perdurante opportunità di una figura professionale come la nostra, chiamata a presidiare la tutela dell’interesse generale all’ordinato andamento del mercato a fronte delle spinte liberalizzatrici che tendono a sacrificare le garanzie di sì tema sull’altare di un auspicato ma spesso malinteso sviluppo economico.

Gli esempi rinvenibili in alcune recenti e finora settoriali riforme del diritto commerciale sono a tutti noi ben presenti con i rischi che esse portano con sé.

Infine, affrontare il cambiamento significa anche prendere atto che alcuni fenomeni, quali ad esempio il prolungarsi della durata della vita umana piuttosto che l’evoluzione dell’Istituto familiare nella prassi come nelle regole giuridiche, impone ormai di affrontare, con coraggio in termini di riforma, alcuni nodi del nostro diritto privato che finiscono col bloccare il mercato e le stesse dinamiche del trasferimento generazionale della ricchezza.

Mi ha espressamente parlato prima il Presidente del Consiglio: domani parleremo dei vincoli della successione necessaria, del divieto dei patti successori ormai da superare e della negata possibilità di contrattualizzare anche in termini preventivi le conseguenze della crisi coniugale.

Concludo, sottolineando a tutti voi colleghi che quest’anno Finalmente il Consiglio Nazionale si è avvalso della possibilità prevista dal regolamento congressuale di indicare alcuni temi sui quali concentrare i vostri interventi nel dibattito assembleare.

È un’occasione importante per aiutarci a costruire un confronto organico e non estemporaneo.

Il fatto che la metà dei colleghi che hanno fatto pervenire richiesta di intervento in assemblea abbia indicato proprio un argomento legato alla traccia inviata dal Consiglio Nazionale lascia sperare che la scelta fatta sarà foriera di un risultato positivo per il nostro congresso.

Buon congresso a tutti.

Presidente del Comitato Ordinatore dei Congressi
Enrico Maria Sironi

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