Notariato Convention 2020: “La Cassa al tempo del Covid”

Nel WorkShop della prima giornata della “Convention”, dedicato alla Cassa Nazionale del Notariato al tempo del covid e moderato dalla collega Lauretta Casadei, ci รจ sembrato di sentire due voci non perfettamente concordanti.

Gli interventi dei relatori si sono sostanzialmente sviluppati in due parti: una relazione iniziale e precisazioni finali provocate dalle domante dei partecipanti, intermediate dalla segretaria del CdA della Cassa collega Grazia Buta.
Per ragioni di unitร  di contesto, ci prendiamo la libertร  di non rispettare l’esatta cronologia dell’evento e di riportare di seguito gli interventi dei relatori e le risposte alle domande loro rivolte in chiusura dell’evento stesso.

L’intervento del Presidente della Cassa

Il presidente, per sua stessa ammissione, ha voluto trasmettere un messaggio di tranquillitร  anche se non di sicurezza assoluta, aprendo e chiudendo il suo intervento con un richiamo alla saldezza della Cassa che ha dichiarato “vigile e attenta ai segnali provenienti dai mercati finanziari, pronta ad agire con immediatezza per risolvere i problemi che incidono sulle politiche previdenziali e ad essere di aiuto ai notai” e garantendo, in risposta alla domanda di un partecipante alla Convention, il rispetto dei diritti acquisiti, anche soltanto pro rata, in accordo (aggiungiamo noi) con l’impianto della legge Dini.

Ha sottolineato che la storia, ormai secolare, della CNN ha consentito lโ€™acquisizione di esperienze e competenze, maturate nellโ€™affrontare precedenti crisi, esperienze e competenze sulle quali si puรฒ fare affidamento per risolvere anche quella presente.

Non ha, peraltro, taciuto i rischi cui la CNN va incontro dovendo gestire un sistema previdenziale che definisce “a ripartizione attenuata“, rischi strutturali, di natura demografica, e rischi congiunturali, di natura finanziaria ed economica.
Ha ricordato lโ€™impegno della CNN per far fronte a questi rischi congiunturali manifestatisi, per effetto della crisi sanitaria in corso, con una forte riduzione della contribuzione.

Ha ricordato anche che il sistema previdenziale delle casse professionali deve trovare al suo interno le risorse per far fronte a questi rischi essendogli precluso, per legge, ogni accesso al contributo pubblico.

Nonostante tutto, continua il Presidente, la CNN si รจ subito attivata non solo per adottare le misure necessarie per far fronte al pagamento delle pensioni, ma si รจ anche impegnata in misure di sostegno a favore dei notai, pur nei limiti imposti dalle previsioni statutarie, rammentando ai critici degli interventi attuati, che il risparmio della cassa รจ un risparmio che ha definito โ€œtargatoโ€ e quindi non disponibile oltre certi limiti per interventi assistenziali e men che mai a pioggia.
In chiusura del suo intervento il Presidente torna ad assicurare tutti sulla saldezza della CNN.

Al Presidente, dopo gli interventi dei relatori sono state rivolte dai partecipanti alcune domande, come detto intermediate dalla collega Grazia Buta, domande che hanno consentito al Presidente anche di precisare le misure adottate dalla Cassa che nella sua relazione erano state solo genericamente menzionate.

La prima domanda riguarda appunto la specificazione degli interventi attuati dalla CNN a favore dei notai in esercizio che hanno subito gli effetti negativi della crisi economica seguita a quella sanitaria e la possibilitร  di ulteriori margini di intervento.
Il Presidente richiama quanto giร  detto prima, a proposito dei fondi gestiti dalla Cassa che sono fondi destinati essenzialmente alla previdenza e che, soltanto per una parte, possono essere destinati all’attivitร  di assistenza non essendo consentito distrarrre fondi da quella che รจ l’attivitร  principale della Cassa, “perchรฉ questo significherebbe mettere in crisi tutto quanto il sistema previdenziale“.
Fatta questa premessa elenca le misura adottate a sostegno dei notai in esercizio.

Nella immediatezza รจ stata sospesa la riscossione dei contributi, fatto non di poco conto perchรฉ questo ha comportato che la Cassa non ha avuto i fondi contributivi cui attingere per far fronte al pagamento delle pensioni che tuttavia รจ regolarmente avvenuto, grazie alla liquiditร  e soliditร  dellโ€™Ente.

Sempre nell’immediatezza della crisi e, quindi, proprio per venire incontro a quelle che erano le esigenze che si erano manifestate che, nel momento erano soprattutto esigenze di una mancanza di liquiditร  dovuta all’improvvisa drastica riduzione o addirittura crollo delle attivitร  lavorative, la Cassa si รจ attivata per avere un convenzionamento con i principali istituti bancari per avere finanziamenti chirografi [a favore dei notai che ne avessero fatta richiesta – n.d.r ] per la liquiditร ; con questo la Cassa ha dato un buon segnale di vicinanza alla categoria, offrendo non soltanto assistenza ma anche gli strumenti che il collega puรฒ utilizzare per dare sostegno anche alla propria attivitร  lavorativa.

Nella stessa ottica si รจ anche attivata una convenzione con la Reale Mutua, Ente che, come รจ noto, gestisce l’assicurazione sanitaria, per ottenere la corresponsione della indennitร  sanitaria giornaliera per i colleghi che sono stati o colpiti dal covid o, malauguratamente lo fossero in seguito.

Inoltre, recentemente, รจ stato previsto nel bilancio Cassa lo stanziamento di un apposito fondo, una indennitร  particolare da dare a tutti coloro i quali sono colpiti da covid sia coloro i quali sono asintomatici sia coloro i quali, per loro sfortuna, devono essere ricoverati in ospedale.
In questo modo รจ disponibile, per ciascuno la cifra di 3.000 euro, e sono allo studio le modalitร  con le quali accedere a questa previdenza e per individuare forme semplificative che assicurino soprattutto la effettivitร  ed immediatezza nella erogazione,

La seconda domanda riguarda i tempi di intervento della Cassa: non riesce la Cassa ad essere piรน snella nelle sue procedure sopratutto in questi periodi?
In risposta il Presidente precisa che, per quanto riguarda le procedure che sono di diretta attivazione Cassa, sarร  fatto tutto il possibile per la massima semplificazione.
Per le altre procedure, purtroppo, non รจ possibile intervenire perchรฉ si tratta di procedure previste in appositi regolamenti approvati dai ministeri vigilanti.
Comunque iI CdA della Cassa si รจ prefisso lโ€™obiettivo di arrivare ad una semplificazione e a una digitalizzazione di tutte quante le domande che concernono le prestazioni assistenziali per far sรฌ che l’intervento della Cassa sia efficace e immediato e, soprattutto, arrivi quando ce n’รจ bisogno e non quando il bisogno sia passato.

Il Presidente, ritornando alla domanda precedente ricorda che, tra l’altro, la Cassa ha dovuto anche provvedere al pagamento del fondo del reddito di ultima istanza a favore dei colleghi che, avendone i requisiti, lโ€™hanno chiesto; questo ha significato anticipare fondi da quelli che sono destinati all’attivitร  di assistenza; l’importo pagato ammonta a circa 1.000.000 di euro di cui lo Stato ha restituito soltanto la quota relativa al mese di marzo.

La terza domanda รจ quella cruciale: cambierร  l’etร  per andare in pensione? cambieranno i requisiti pensionistici? l’indennitร  di cessazione?
Sicuramente, risponde il Presidente, si dovrร  fare una riflessione su questo, sul nostro sistema pensionistico e non รจ escluso che si possa arrivare anche ad avere un innalzamento dell’etร  pensionabile, anche per venire incontro a quelle che sono le esigenze, da piรน parti manifestate, da parte l dei Ministeri vigilanti.
Tuttavia, se e quando ci saranno aumenti dell’etร  pensionabile, saranno sempre fatti rispettando quelli che sono i diritti quesiti.
Per quanto riguarda l’intervento sullโ€™indennitร  di cessazione, il Presidente ricorda si รจ giร  detto, in vari incontri, che tale intervento รจ da ritenere, a questo punto, necessitato.
Ma l’intervento sullโ€™indennitร  di cessazione non significa non corrispondere piรน lโ€™indennitร  di cessazione, significa soltanto attuare dei correttivi al sistema di calcolo che rendano sostenibile la spesa dell’indennitร  di cessazione; per quel che riguarda l’erogazione nei prossimi anni, anche in questo caso, voglio tranquillizzare tutti che i diritti quesiti, quei diritti che oggi sono stati maturati dal collega che ha giร  un certo numero di anni servizio sono in ogni caso salvaguardati.”

Altra domanda cruciale: “considerato il periodo di crisi, non si potrebbe pensare ad un’aliquota contributiva progressiva che potremmo definire di solidarietร  a carico dei repertori piรน elevati da considerare quale misura limitata nel tempo e il cui ricavato, i cui contributi potrebbero essere destinati alla copertura della spesa relativa alla corresponsione dell’assegno di integrazione?
In risposta il Presidente afferma di ritenere la domanda degna di attenta valutazione da parte del Consiglio; va valutata la compatibilitร  di questo prelievo, sia pure limitato nel tempo, e destinato a specifiche finalitร  a carico soltanto di alcuni colleghi, con la natura dell’assegno integrativo che, per come รจ concepito e disciplinato, costituisce un costo che fa carico alla collettivitร  perchรฉ รจ l’espressione massima della solidarietร .
Tuttavia il Presidente assume l’impegno di valutare questa problematica in una prossima seduta del consiglio chiedendo il sostegno di esperti e chiedendo anche sostegno a giuristi e a costituzionalisti.

Ultima domanda al Presidente sulla possibilitร  di recuperare a contribuzione anche prestazioni che attualmente non sono iscritte al repertorio.
La sostanza della risposta del Presidente รจ questa: il problema รจ stato affrontato nel CdA della Cassa; una delle poche cose che possono essere recuperate a tassazione, prevedendo l’obbligo di iscrizione al repertorio sono le certificazioni sostitutive e i verbali di aggiudicazione delle esecuzioni immobiliari.
Tuttavia, soggiunge il Presidente, si potrebbe ipotizzare un sistema che preveda un doppio prelievo contributivo: una parte sul dato repertoriale, un’altra parte sulla fatturazione, quindi, sul reddito professionale per quegli atti o attivitร  per i quali non abbiamo contribuzione; ma si dovrร  valutarne la compatibilitร  con il sistema.

L’intervento del coordinatore della Commissione Previdenza

Concluso l’intervento del Presidente la moderatrice introduce il tema dei โ€œdiritti acquisitiโ€ affidandone la trattazione al consigliere Vincenzo Pappa Monteforte attuale coordinatore della Commissione Previdenza.

Il Consigliere, richiamando i principi di irretroattivitร  della legge nel tempo e di divieto di reformatio in peius della condizione del lavoratore, riconosce che lโ€™applicazione di questi principi porterebbe allโ€™affermazione dellโ€™intangibilitร  dei diritti acquisti.
Ma, soggiunge, le cose non stanno esattamente cosรฌ quando si tratta di rapporti di durata nei quali la maturazione avviene con il decorso del tempo e nei quali il tempo si pone come uno degli elementi costitutivi. Durante questo periodo di maturazione, sostiene il Consigliere, al posto di โ€œquello che sarร  poi un diritto quesitoโ€ si ha una situazione di semplice aspettativa.
[Quindi: situazione di aspettativa di diritto durante la fase di contribuzione collegata allโ€™esercizio professionale, ma diritto acquisito una volta  maturato il diritto con il collocamento a riposo – n.d.r].

A questo punto il relatore ci fornisce una informazione sul rapporto notai in esercizio/notai pensionati con esibizione di una slide, che qui riportiamo.

Da essa si evidenzia โ€œcome, in realtร  quasi due notai in esercizio sono necessari per pagare le pensioni ad uno solo dei nostri pensionatiโ€.

Si ritorna, quindi, al tema proposto con un richiamo alla sentenza 390/95 della Corte costituzionale che ha stabilito il principio che, nei limiti di una regolamentazione non irrazionale โ€œnei rapporti di durata non รจ interdetta al legislatore la possibilitร  di modificare in senso sfavorevole al beneficiario quelle che sono le situazioni soggettiveโ€1, quindi “รจ concretamente possibile incidere in senso negativo anche sulla condizione del soggetto lavoratore.”2

In definitiva โ€œnon esistono giustificazioni inderogabili nelle esigenze, cosรฌ dette, di equilibrio dei bilanci della Cassa” ed โ€œecco cheโ€ รจ la conclusione sullโ€™argomento โ€œuna risposta in ordine ai diritti acquisiti deve contemperare tutte queste situazioni: esigenze di bilancio, maturazione dei diritti nel tempo, regolamento non irrazionale della disciplina che potrร  essere introdotta un corretto uso della potestร  legislativa.โ€

L’intervento del Consigliere Pappa Monteforte si avvia a conclusione con una riflessione sulla autonomia normativa del nostro Istituto di Previdenza, esercitata sempre “nel pieno rispetto dell’equilibrio di bilancio nella consapevolezza della centralitร  di quella funzione di previdenza e di assistenza demandata dal nostro legislatore alla CNN” e con l’esibizione della seconda slide che evidenzia il rapporto che esiste tra contributi previdenziali e prestazioni previdenziali “nella consapevolezza che le prestazioni previdenziali vengono coperte con i versamenti dei contributi fatti dai colleghi.

Da questa seconda slide si rileva, con riferimento ai contributi del 2019 che “a fronte di prestazioni previdenziali per circa 212mln abbiamo contributi per 296mln il che ci dร  una certa tranquillitร  nella disanima degli elementi, ma al contempo pone in essere una serie di riflessioni o puรฒ spingerci ad alcune riflessioni particolari legate al momento storico che stiamo vivendo.

In chiusura il relatore rivolge alla Categoria l’invito ad interessarsi sempre piรน alle tematiche Cassa che non possono essere affrontate occasionalmente; solo attraverso una visione d’insieme si puรฒ cogliere l’importanza del lavoro che tentiamo quotidianamente di svolgere di quella attivitร  che forse ai piรน sfugge.

Anche qui, per unitร  di contesto, riportiamo le domande rivolte al Consigliere Pappa Monteforte dai partecipanti alla Convention, per il tramite della segretaria del CdA della Cassa collega Grazia Buta.

La prima domanda riguarda la possibilitร , alla luce di quanto esposto nella relazione, che possano cambiare le pensioni per chi non รจ ancora pensionato.
Il relatore risponde sostanzialmente che la questione รจ all’attenzione del CdA della Cassa nel tentativo di “mantenere le regole attualmente vigenti, sempre che siano compatibili con le esigenze di bilancio“, ma “non รจ possibile anticipare una risposta in termini precisi; il tutto dipenderร  dall’evoluzione della situazione” che, a sua volta, dipenderร  anche dalle “difficoltร  dei mercati di reggere alla crisi che non รจ, purtroppo, esclusivamente una crisi di carattere sanitario; รจ una crisi al contempo sanitaria ed economico-finanziaria“.

La Cassa Nazionale del Notariato, come tutte le altre Casse di Previdenza si trova a far fronte alla situazione che si รจ creata facendo salve le esigenze di bilancio.
Qualsiasi intervento, ricorda il relatore, non puรฒ essere finalizzato all’immediato; “purtroppo la prospettiva della quale bisogna tenere conto รจ quella di lungo periodo รจ nel lungo periodo bisognerร  vedere quale sarร  l’evoluzione della situazione attuale“.

La seconda domanda riguarda l’importanza della formazione previdenziale dei colleghi, cui il relatore ha giร  fatto cenno nel suo intervento e gli interventi della Cassa per incentivarla.
Il relatore ribadisce quanto giร  precedentemente affermato e cioรจ che “non รจ possibile interessarsi occasionalmente della previdenza“; quanto all’attivitร  della Cassa per incentivare la formazione previdenziale della categoria, ricorda la Gionata sulla Previdenza del 2017, la celebrazione del Centenario della Cassa, il sito internet della Cassa “denso di riferimenti e sempre aggiornato” ed, infine, la dรฌisputatilo prevista per il giorno successivo.

L’ultima domanda ritorna sull’argomento delle Giornate c.d. della previdenza, per chiedere se si pensa di ripetere questa esperienza.
La risposta, date le premesse, รจ, ovviamente, positiva; tuttavia, รจ necessario che cessi l’emergenza sanitaria perchรฉ “organizzare giornate di questo tipo da remoto non รจ particolarmente semplice; c’รจ necessitร  anche di un contatto diretto” e di avere a disposizione esperti del settore, perchรฉ “acquisire consapevolezza delle tematiche Cassa รจ estremamente complesso.”

Segue l’intervento del Direttore della Cassa Dr. Danilo Lombardi, che omettiamo perchรฉ si tratta di intervento molto tecnico.

Il Sondaggio finale

In chiusura dell’evento la moderatrice collega Lauretta Casadei lamentando la ristrettezza dei tempi a disposizione, comunica che all’evento [che si รจ svolto in concomitanza con altri due – n.d.r.] hanno partecipato 490 notai e propone un sondaggio, in tempo reale, perchรฉ i partecipanti si esprimano sulla possibilitร  di far coesistere i due sistemi di prelievo contributivo, cui ha fatto cenno il Presidente, sul repertorio e sul fatturato.
Infine, la moderatrice comunica lโ€™esito del sondaggio: No per il 53%, Si 47%.

Una considerazione finale

In questo WorkShop si รจ parlato molto di contribuzione; a proposito di questo argomento un dato ci viene, incidentalmente, fornito dal collega Andrea Dello Russo, partecipante, con il collega Roberto Barone al dibattito della seconda serata, avente ad oggetto una riflessione sull’esazione dei contributi previdenziali.
Il collega Dello Russo ricorda come la contribuzione si colloca oggi al 20% del reddito notarile e come questa percentuale possa variare, nei riguardi del singolo, con l’ammontare della parcella.
Queste affermazioni collimano con quanto riportato su questo portale a commento della Giornata sulla previdenza del 2017.
Allora avevamo valutato la percentuale di incidenza della contribuzione sul reddito (dichiarato al fisco dalla categoria nel 2015, ultimo dato allora disponibile) al 19,75% e, sulla scorta di quanto, in quel convegno, ci aveva detto la Professoressa Carleo, avevamo sottolineato la variabilitร  di quella incidenza, rispetto al singolo, ricordando come essa dipenda “dal differenziale tra il dato repertoriale ed il reddito netto concretamente realizzato nel periodo considerato. Se questo differenziale รจ negativo lโ€™aliquota effettiva risulterร  addirittura superiore a quella nominale, nel caso contrario lโ€™aliquota effettiva risulterร  tanto inferiore a quella nominale quanto maggiore รจ il differenziale tra dato repertoriale e reddito reale.
In questa sede non si puรฒ che ripetere quanto fu rilevato allora che: “ben piรน elevata รจ lโ€™incidenza della contribuzione dei professionisti iscritti alla Gestione Separata Inps (27%) ed ancora maggiore quella dei lavoratori dipendenti (33%)“.

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  1. Il testo della sentenza 390/95 si riferisce anche ai diritti perfetti โ€œQuesta Corte ha giร  avuto occasione di affermare (v. sentenze n. 573 del 1990, n. 822 del 1988 e n. 349 del 1985) che nel nostro sistema costituzionale non รจ affatto interdetto al legislatore di emanare disposizioni le quali vengano a modificare in senso sfavorevole per i beneficiari la disciplina dei rapporti di durata, anche se l’oggetto di questi sia costituito da diritti soggettivi perfetti (salvo, ovviamente, in caso di norme retroattive, il limite imposto in materia penale dall’art. 25, secondo comma, della Costituzione). Unica condizione essenziale รจ che tali disposizioni non trasmodino in un regolamento irrazionale, frustrando, con riguardo a situazioni sostanziali fondate sulle leggi precedenti, l’affidamento del cittadino nella sicurezza giuridica, da intendersi quale elemento fondamentale dello stato di diritto.โ€
  2. E’ del 22 ottobre un comunicato dell’Ufficio stampa della Corte Costituzionale relativo ad una sentenza che ritorna sull’argomento ritenendo legittimo il โ€œraffreddamento della perequazioneโ€, in quanto ragionevole e proporzionato ed anche il โ€œcontributo di solidarietร โ€ ma non per la durata quinquennale, prevista dalla norma impugnata, perchรฉ eccessiva rispetto allโ€™orizzonte triennale del bilancio di previsione dello Stato [quindi non in assoluto – n.d.r.]. Con questa sentenza, secondo un commento del Prof. Brambilla, pubblicato sul Corriere della Sera del 9 novembre scorso, La Corte Costituzionale “ha prodotto un grave vulnus sia alla certezza del diritto sia allโ€™uguaglianza tra i vari soggetti nei confronti della legge.” Il prof Brambilla sottolinea anche l’altro aspetto che riguarda la posizione di chi sta versando ancora i contributi che รจ prevalentemente considerata una situazione di aspettativa di diritto suscettibile, quindi di una reformatio in peius, rilevando come “Il Consigliere Pappa Monteforte ha espresso, mi pare, un parere che non ha escluso questa possibilitร 
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