Notiziario 2013 n. 3

 Fondatore Dott. Antonino Guidotti – Direttore Avv. Alessandro Guidotti 

 

In questo numero

 

 

XLVIII° CONGRESSO NAZIONALE DEL NOTARIATO XLVIII° CONGRESSO NAZIONALE DEL NOTARIATO – ROMA

Tutti gli interventi alla seduta inaugurale si possono leggere scaricando  il notiziario in formato pdf.

 

INCONTRO DEL CONSIGLIO DIRETTIVO DELL’A.S.N.N.I.P.CON IL VICE PRESIDENTE DELLA CASSA

 

  Al Consiglio Direttivo del 10 ottobre 2013 è intervenuto, inaspettato, il dott. Antonio Caputo, Vice Presidente della Cassa Nazionale del Notariato il quale, dopo aver portato il saluto del Presidente della Cassa dott. Mario Mistretta, ha evidenziato il momento particolarmente difficile che stanno vivendo tutti gli iscritti alla Cassa; non tanto per un problema di “tenuta” della Cassa, ma del sistema generale del notariato.

  Dal 2006 al 2012 vi è stato un calo di contribuzione in valori assoluti del 52% circa a fronte del quale la Cassa si è trovata costretta ad operare da un lato un risparmio di spesa e dall’altro un aumento delle aliquote per compensare i mancati introiti. Negli ultimi anni, ha proseguito il dott. Caputo, i Notai in attività hanno difficoltà a sopportare gli ingenti costi di gestione dei propri studi, tanto che in molte realtà hanno fatto ricorso alla cassa integrazione per il personale dipendente. La Cassa ha sempre operato tenendo conto del fondamentale principio solidaristico, che va assolutamente salvaguardato, ed ha allo studio la possibilità di introdurre una aliquota maggiore per gli scaglioni più alti e l’introduzione di una contribuzione integrativa a carico dei clienti, come già avviene per altre Casse di previdenza.

  Alle richieste del Vice Presidente della Cassa se i notai pensionati siano ancora interessati ad essere beneficiari della polizza sanitaria, tutti i Consiglieri hanno risposto positivamente, anche in considerazione della maggior forza contrattuale che la Cassa esercita nel trattare con le differenti compagnie di assicurazione rispetto al singolo Notaio pensionato.  

  Il dott. Caputo ha informato che la Cassa sta valutando due ipotesi per il futuro: stipulare la polizza sanitaria tramite l’E.M.A.P.I. (Ente di Mutua Assistenza per i Professionisti Italiani) ovvero trattare direttamente con le varie compagnie di assicurazione, tramite una gara di rilevanza europea, sottolineando peraltro che nel corso dell’ultima gara la prima asta è andata deserta per mancanza di offerte.

  In considerazione del fatto che manca un anno alla scadenza della polizza sanitaria, il Consiglio Direttivo dell’Associazione ha chiesto l’attivazione di una Commissione paritetica, composta da Notai in attività e da Notai in pensione, per valutare il contenuto del prossimo bando di gara ed ha poi chiesto che la Cassa valuti l’opportunità di poter erogare direttamente l’assistenza sanitaria agli iscritti (in attività e pensionati) senza più stipulare polizze con compagnie di assicurazione.

  Il Consigliere dell’Associazione dott. La Cava ha approfittato della presenza del dott. Caputo per lamentare la mancata risposta ad alcune lettere inviate dall’A.S.N.N.I.P. al Presidente della Cassa, in particolare in merito al rimborso del contributo di solidarietà sulle pensioni superiori ad € 90 mila lordi annui, dichiarato anticostituzionale, ricevendo assicurazioni circa un sollecito riscontro.

  Il dott. Caputo ha evidenziato il rischio che il contributo di solidarietà gravante sulle cosiddette “pensioni d’oro” possa essere reintrodotto a breve, augurandosi comunque che non vengano coinvolti i Notai in pensione. Tale auspicio è stato condiviso dal Consiglio Direttivo anche perchè l’importo delle pensioni notarili certamente non può essere definito “d’oro”.

  A conclusione dell’incontro l’A.S.N.N.I.P. ha anticipato l’intenzione di chiedere un colloquio con il Presidente della Cassa per concordare un incarico congiunto al prof. Santacroce per un parere motivato in ordine alla tassazione della polizza sanitaria. 

 

 

Lettere del Presidente Asnnip al Presidente Cassa

 

Lugio 2013

  Caro Presidente,voglio innanzitutto rinnovarTi le mie felicitazioni per l’assunzione dell’onerosa carica di Presidente della nostra Cassa e colgo subito l’occasione per complimentarmi per la rapidità con la quale l’ufficio ha subito aggiornato, riadeguandolo, l’importo delle nostre pensioni, superiori ai 90.000 euro, con l’eliminazione del contributo di perequazione previsto dal D.L. 6 luglio 2011 n° 97, giustamente dichiarato anticostituzionale.

  Sarebbe anche auspicabile che, con la stessa rapidità, l’ufficio possa provvedere al rimborso di quanto trattenuto per questo contributo applicato alle dette pensioni dalla nostra Cassa a partire dall’entrata in vigore del Decreto sopra richiamato. Ritengo che Paolo Pedrazzoli Ti abbia già informato delle richieste contenute nella mia lettera del 10 giugno 2013 (pubblicata nel Notiziario 2/2013 – n.d.r.) che Ti prego di voler cortesemente esaminare, al fine di poterci dare anche un Tuo parere in proposito.

  Confido nel Tuo interessamento e Ti invio cordiali saluti.

  dott. Alberto Fornari

 

Settembre 2013

 Caro Presidente,

nell’ultima riunione del Consiglio Direttivo dell’Associazione abbiamo discusso del problema dell’assistenza sanitaria ai Notai le cui prestazioni ci vengono attualmente fornite da UniSalute con un contratto biennale per il quale è ormai decorso quasi un anno.

  La nostra preoccupazione, visto l’enorme interesse che la nostra categoria di pensionati nutre sull’argomento, è che, alla scadenza del contratto, un eventuale rinnovo attraverso l’obbligo di effettuare un’asta, possa non avere luogo per assenza di proposte.  Infatti l’asta è stata vinta da UniSalute che ha partecipato senza altri concorrenti.

  Penso quindi che bisogna prepararsi anzitempo e studiare l’argomento nell’ipotesi che la futura asta possa andare deserta per assenza di interesse. Gli argomenti da trattare in proposito sono due tenuto conto del fatto che la Cassa possa non essere in grado di aumentare l’entità del premio oggi corrisposto ad UniSalute.

  Quindi il primo argomento da trattare al fine di mantenere il premio oggi corrisposto potrebbe essere quello di riformulare le prestazioni del piano sanitario escludendo quelle che, per gli utenti del servizio, possano ritenersi, ai fini di una corretta valutazione, non necessari. Per tali interventi l’interessato potrebbe utilizzare le prestazioni del servizio sanitario nazionale ovvero avvalersi di strutture sanitarie private sostenendo il relativo costo.

  Il secondo argomento da trattare in proposito potrebbe essere quello di esaminare le modalità con le quali la Cassa possa direttamente prestare forma di tutela sanitaria diversa dalla stipulazione di polizze assicurative e quindi prestare direttamente l’assistenza sanitaria come previsto dall’articolo 5 lettera O dello Statuto della Cassa. Questo significherebbe ritornare al sistema che nei tempi pregressi veniva adottato dalla Cassa.

  E’ chiaro, quindi, che i due argomenti da trattare risultano molto impegnativi. Penso, quindi. che, per non trovarci impreparati al momento della scadenza del contratto in corso, sia molto importante iniziare, nell’immediato, a studiare l’argomento istituendo in proposito una Commissione che esamini la problematica. Ritengo che di questa Commissione da istituire potrebbero far parte dei Notai in pensione perché estremamente interessati all’argomento.

  Mi permetto di indicarti in proposito i nominativi di Vincenzo Monamì e Michele Giuliano, rispettivamente Vice Presidente e Segretario dell’Associazione nonché di Virgilio La Cava membro del nostro Consiglio Direttivo che è stato per molti trienni amministratore della Cassa. I suddetti nominativi, tutti romani, che hanno competenza sull’argomento, non sarebbero di alcun costo per la Cassa perchè non darebbero luogo a spese di trasferimento.

  Mi auguro che vorrai dar seguito a questa iniziativa che, per noi pensionati, come già ti ho accennato, è di estrema importanza.

  Ti saluto cordialmente.

  dott. Alberto Fornari

N.B Tutte le lettere, nonostante le assicurazioni del vice presidente della Cassa, sono rimaste senza risposta, almeno fino al momento di andare in stampa

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