Il notariato rilancia l’asta privata

L’opportunità di tentare la vendita di immobili con asta “privata” è una soluzione che il Consiglio nazionale del notariato ha approfondito per offrire strumento a chi voglia avvalersi, per l’alienazione di propri beni, della “offerta al pubblico” mediante atto notarile e della gara tra gli interessati all’acquisto.

Affidando al notaio l’elaborazione del bando, la divulgazione e lo svolgimento dell’asta, il venditore può tentare di spuntare il prezzo più conveniente.

Seguendo questa procedura, il venditore risolve in anticipo i problemi operativi, in quanto la due diligence viene svolta dal notaio e dai tecnici incaricati prima della sottoscrizione dell’offerta al pubblico.

Inoltre, il meccanismo genera un risultato di correttezza e di equilibrio nella selezione dell’acquirente.

Infine, se l’offerta al pubblico è per la formazione di un contratto preliminare, il fatto della formulazione della proposta e dell’accettazione mediante atto notarile ne comporta la trascrizione nei Registri immobiliari.

Quanto all’asta “privata”, secondo i casi si può ricorrere:

  1.  all’asta con offerte segrete, senza incantoo con incanto, aggiudicatario il miglior offerente. Qui la vendita viene aggiudicata a chi ha proposto la migliore offerta, partendo dal prezzo minimo indicato dal venditore;
  2. all’asta con offerte segrete, cui può seguire un incanto a determinate condizioni nel quale ogni interessato offre per iscritto un prezzo massimo;
  3. all’asta con offerte al ribasso, solo in assenza di offerte pari o superiori alla base d’asta; in tale caso, la vendita viene aggiudicata al miglior offerente, partendo dal prezzo massimo indicato dal venditore nell’ambito dei limiti temporali dell’offerta.

Il Sole 24 Ore 23/10/2015 pg. 52

2015_10_23_asta_privata.pdf

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