Consiglio Direttivo 26 settembre 2014

 Convocazione, ordine del giorno e delibere del Consiglio Direttivo del 26 settembre

2014.

 

Convocazione

  Il Consiglio Direttivo è convocato per il giorno 26 settembre prossimo, alle ore 10:30, presso la sede dell’Associazione, per discutere e deliberare sul seguente

 ORDINE DEL GIORNO

  1.  Approvazione del verbale della seduta precedente;
  2. Riflessioni sulla nuova assistenza sanitaria;
  3. Sollecito del rimborso del contributo di solidarietà, dichiarato costituzionalmente illegittimo, anche mediante anticipazione dal parte della CNN;

  4. Partecipazione al Congresso – richiesta di partecipazione gratuita, per i pensionati, ai soli lavori congressuali;

  5. Richiesta alla CNN di ripristino dell’adeguamento dell’importo delle pensioni, se possibile per tutti, in caso contrario almeno per le pensioni più basse;

  6. Considerazioni sull’amministrazione del patrimonio della CNN in particolare con riferimento a quanto dichiarato dal suo ex presidente dr. Pedrazzoli in sede assembleare.

  7. Varie ed eventuali.

 Discussione e deliberazioni

  In apertura della riunione interviene il dott. Mario Mistretta, Presidente della Cassa Nazionale del Notariato, accompagnato dalla dott.ssa Brunella Carriero, Consigliere Segretario della Cassa stessa.
  Il dott. Mistretta, dopo aver portato il saluto di tutto il Consiglio, ha fatto presente che la situazione economica, seppur a fronte di timidi segnali di miglioramento, è sempre difficile; non vi è alcun problema attuale di sostenibilità del bilancio per la Cassa, i cui conti sono in perfetto ordine, e quindi il bilancio dell’anno 2014 si chiuderà senza difficoltà, ma le valutazioni di sostenibilità vanno fatte anche con proiezioni future e quindi la Cassa, oggi, deve considerare come potranno essere pagate le pensioni anche fra 35 o 40 anni.
  Il dott. Mistretta ha assicurato che i cosiddetti “diritti acquisiti” dei pensionati non verranno messi in discussione e, solo in caso di un grave sbilancio nei conti, la Cassa potrebbe trovarsi costretta a dover imporre sacrifici straordinari ai pensionati.

Il Presidente della Cassa ha quindi garantito che al momento non vi è alcuna possibilità che venga deliberato un contributo straordinario di solidarietà sulle attuali pensioni, che vengono erogate attingendo alle entrate derivanti dal patrimonio della Cassa e dalle contribuzioni dei Notai in attività.
  E’ possibile che, solo per quanto riguarda i futuri pensionati, si debbano prendere in considerazione dei correttivi all’attuale sistema, e quindi gli attuali pensionati non verrebbero coinvolti in eventuali future modifiche.
  In merito al piano sanitario che dovrebbe andare in vigore dal prossimo 1° novembre, il Presidente dr. Mistretta comunica che la gara di appalto è andata a buon fine, che la società aggiudicataria, di cui al momento non può ancora rivelarsi l’identità, essendo in corso accertamenti sulla sua idoneità, ha fatto una offerta molte interessante sul piano economico.
Prima di accomiatarsi il dott. Mistretta si è detto disponibile, in futuro, ad incontrare nuovamente, anche in via informale, il Consiglio direttivo dell’A.S.N.N.I.P. anche per mantenere in questo modo un contatto diretto con i rappresentanti dei pensionati.
  Il Consiglio ha insistito nella richiesta di un adeguamento delle pensioni (ormai ferme dal 2010), o quantomeno per un aumento di quelle minime; il Segretario dell’A.S.N.N.I.P. ha evidenziato che le pensioni più basse sono solo poche decine e quindi un aumento limitato a queste ultime avrebbe un costo modesto per la Cassa, ma un valore simbolico importante e comporterebbe un sollievo per pensionati che oggi si trovano in oggettive ristrettezze economiche.
Il dott. La Cava ha quindi chiesto che la Cassa si attivi per ottenere al più presto la restituzione ai pensionati del contributo di solidarietà a suo tempo richiesto dallo Stato e successivamente dichiarato incostituzionale: in attesa che lo Stato provveda in tal senso, ha suggerito che la Cassa anticipi ai pensionati tali somme e poi se le faccia rendere dal Ministro del Tesoro.
  Il Presidente della Cassa ha preso nota di tali richieste ed ha assicurato che verranno esaminate con la dovuta attenzione. 

  Allontanatosi il Presidente Mistretta, inizia la discussione sugli argomenti all’ordine del giorno

  Primo punto: “approvazione del verbale della riunione precedente”, Il verbale viene approvato all’unanimità.
  Secondo punto: “Riflessione sulla nuova assistenza sanitaria”, Il consiglio prende atto delle rassicurazione testé date dal presidente della Cassa Nazionale del Notariato, in merito all’esito della gara per l’assegnazione del servizio di assistenza sanitaria, alle favorevoli condizioni offerte dalla società aggiudicataria.
  Il Consiglio, tuttavia, prende nota del fatto che, contrariamente a quanto sempre affermato da esponenti della Cassa, il passaggio dall’attuale (ancora per poco) sistema a quello a venire, non è affatto indolore, come risulta da un calcolo effettuato, sull’ipotesi di adesione al piano sanitario integrativo, tenendo conto delle diverse aliquote di imposizione Irpef, che evidenzia come, non solo il costo del nuovo sistema è economicamente meno vantaggioso del precedente, ma che lo svantaggio aumenta al diminuire dell’aliquota fiscale applicabile e, di conseguenza, penalizza maggiormente i titolari di pensioni di importo minore.
  Sulla base dei dati ora disponibili, tenendo conto di un contributo dovuto per l’adesione al piano integrativo che si attesti sull’importo di € 2.000, corrispondente ad un numero di adesioni tra 3.001 e 4.000, i soggetti con reddito fino a 15.000 euro, cui si applica l’aliquota minima, dovrebbero investire quasi due mensilità annue di pensione (netta) per poter accedere al piano integrativo.

  Dopo ampia discussone Il consiglio:

presso atto della realtà del nuovo sistema di assistenza sanitaria; apprezzato l’impegno profuso dagli amministratori della Cassa Nazionale del Notariato per fornire tale assistenza che i pensionati ritengono fondamentale per la loro tranquillità; pur rammaricandosi del nuovo aggravio economico che la categoria rappresentata dall’Associazione, è chiamata a sostenere,

delibera di

  sollecitare la Cassa mediante lettera, allegando il prospetto di calcolo esibito al consiglio, a farsi carico del disagio di tutti i pensionati, quale risulta dal prospetto citato, ma specialmente di quello dei titolari di trattamenti di livello inferiore, disagio determinato dal mancato adeguamento dell’ammontare dell’assegno corrisposto, aggravato notevolmente dal nuovo sistema di assistenza sanitaria;

  richiedere, anche in considerazione dell’avanzo di esercizio 2013 (€ 13.000.000 circa) e soprattutto del risparmio connesso al nuovo sistema di assistenza sanitaria (€ 12.000.000 circa) che:

  sia messa allo studio la possibilità di prestare un aiuto economico, secondo le disponibilità di bilancio, nel pagamento del contributo richiesto per accedere al piano sanitario integrativo, a tutti i pensionati, in proporzione inversa al trattamento pensionistico goduto;

  in subordinata di accollarsi il costo del contributo stesso dovuto dai suoi assistiti che godono di pensioni fino ad almeno 2000 euro mensili netti, trattandosi di un centinaio di casi e quindi di un impegno complessivo di 200.000 euro, se il contributo si attestasse al livello dei 2.000 euro, come ipotizzato dal prospetto elaborato;

  in ulteriore subordinata, per gli stessi casi, di concedere un contributo inversamente proporzionale al livello pensionistico spettante ai beneficiari;

  come ipotesi ultima, di assegnare il medesimo aiuto limitato ai titolari di pensioni di livello fino a 2.000 euro lordi che, secondo i dati in nostro possesso non supererebbero il numero di sessanta.  

  Terzo punto: “Sollecito del rimborso del contributo di solidarietà, dichiarato costituzionalmente illegittimo, anche mediante anticipazione dal parte della CNN”;

  Il consiglio, considerato che la richiesta del rimborso del contributo in argomento, più volte rivolta alla Cassa, sia per iscritto che verbalmente, nonostante le assicurazioni date dagli organi della Cassa stessa, in merito ad un esame di una sua fattibilità non è stata ancora esaminata dagli organi competenti, delibera di rinnovare la richiesta fornendo anche dati in merito al costo relativo, quali a noi risultano, a giustificazione della ragionevolezza della nostra richiesta.

 Quarto punto: “Partecipazione al Congresso – richiesta di partecipazione gratuita, per i pensionati, ai soli lavori congressuali”;

  Su questo punto il consiglio esprime tutto il suo rammarico per il silenzio tenuto dal Comitato organizzatore del Congresso in merito alla richiesta in argomento e, dopo ampia discussione, delibera di comunicare, in modo deciso, al Comitato stesso tale rammarico.

  Quinto punto “Richiesta alla CNN di ripristino dell’adeguamento dell’importo delle pensioni, se possibile per tutti, in caso contrario almeno per le pensioni più basse”;

  Anche su questo argomento il consiglio, vista l’assenza di qualsiasi decisione da parte dei competenti organi, delibera di insistere sulla richiesta fornendo i dati in nostro possesso circa l’impegno economico necessario che si ritiene del tutto compatibile con le esigenze di bilancio della Cassa.

  Sesto punto “Considerazioni sull’amministrazione del patrimonio della CNN in particolare con riferimento a quanto dichiarato dal suo ex presidente in sede assembleare.

Sull’argomento si apre una vivace discussione che si concentra principalmente sulla gestione del patrimonio immobiliare; si evidenzia come il conferimento di immobili ai due fondi Flaminia e Theta, secondo quanto dichiarato alla nostra assemblea dello stesso ex presidente dell’Istituto di previdenza, non abbia corrisposto (specialmente con riferimento al secondo) alle aspettative; che la loro amministrazione lascia a desiderare sia per quanto riguarda l’alienazione degli immobili di minor pregio, sia per quando riguarda le rendite relative agli affitti di quelli di maggior pregio, sia per quanto riguarda le provvigioni concesse agli amministratori.

  Viene avanzata la proposta di comunicare le nostre riserve sull’amministrazione del patrimonio agli organi della Cassa, per sollecitare la ricerca di una soluzione, ma, sull’argomento, non si perviene ad alcuna decisione.

  Settimo punto Varie ed eventuali

  Il collega La Cava dà lettura di un ordine del giorno che l’ Associazione Italiana Giovani Notai intende presentare al prossimo Congresso Nazionale e che dovrebbe essere approvato sabato prossimo nel Congresso della Stessa Associazione, nel quale si propone:

  l’adeguamento delle pensioni all’andamento economico generale e non innalzamento dei contributi in base alle pensioni da erogare

  un contributo di solidarietà a carico dei notai pensionati ed a sostegno dei notai in esercizio in stato di bisogno.

  Il consiglio, dopo ampia discussione, respinge, come improponibile una simile soluzione, anche alla luce dei dati che vengono forniti, dai quali risulta:

  con riferimento alla prima proposta come la contribuzione alla Cassa Nazionale del Notariato, se commisurata al reddito effettivo dichiarato al fisco e non a quello di repertorio, che è convenzionale, si attesta intorno al 17% (dati 2013) ben dieci punti almeno al di sotto di quella che grava sul lavoro dipendente;

  con riferimento alla seconda proposta che il rapporto tra il reddito medio dei notai in esercizio (dati delle dichiarazioni dei redditi 2013) e quello medio dei notai in pensione risulta essere di 3 a 1 e che, inoltre, i notai in esercizio, in stato di bisogno, godono del trattamento di integrazione che, come risulta dal bilancio della Cassa 2013, garantisce l’adeguamento degli onorari repertoriali ad un livello superiore, se pure di poco, a € 20.000.

  Si suggerisce che questi dati vengano esposti dal Presidente in sede di relazione al Congresso Nazionale, insieme ad un accenno al rifiuto da parte del comitato organizzatore della partecipazione gratuita dei notai pensionati ai lavori congressuali.

  Il Presidente eccepisce che l’ordine del giorno non è stato ancora definito per cui propone di attendere le decisioni del congresso dell’Associazioni Italiana Giovani Notai. Il consiglio approva la proposta del presidente.

 


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